Pagliaccio alla corte del destino
Coloro la vita e
l’elemosina di un cammino

Sono io

 

Sono io

 Io il Dio della mia vita

 Più in alto

 Solo chi mi ha generato

 Non lascio

 I miei giorni a chi mi vuole schiava

 Non biascico

 Per farmi toglier parola

 Non striscio

 Per chi mi ruba i passi

 Non brucio

 Per chi mi sporca le lenzuola

 Non tramonto

 Nel pianto che mi lascia sola

 

Non ho tele per disegnare
Mi spingono i colori
E dipingo con le parole

No canvas I’ve to draw
Push me the colors
And I make it with words

metamorfosi dell'essere donna nel tempo...se l'intelligenza si evince dalla capacità di evolversi...non me ne abbiate a male i maschietti!

La donna di Dio

La donna di Dio   (visioni dal 1400)

 

La donna di Dio

ha il mento piccolo

Non sporge

Non s’allunga

Trattiene le parole

a quel che a Lui basta

                                               e vuole

 

La donna di Dio

ha gli occhi tondi

Un’orbita decisa

senza via d’uscita

 

L’estasi è una famiglia

all’ombra di una luce

e un patto di sangue

Una madre pallida

con in braccio un bimbo

già col viso da patriarca

profondamente donna

Danidannusa

per una sana e giovane crasi economica

sostieni il sito con un libero contributo solidale su cc postale IBAN IT89E3608105138228925128931 intestato a Magnano Domenica